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MePA, cataloghi sottoscritti anche con firma digitale in formato PAdES

lentepubblica.it • 2 Marzo 2024

mepa-cataloghi-firma-digitale-formato-padesA partire da oggi, 2 marzo 2024, il portale degli Acquisti in Rete della Pubblica Amministrazione, noto come MePA, introdurrà una significativa modifica: il sistema di eProcurement accetterà i documenti di pubblicazione dei cataloghi firmati anche con la firma digitale in formato PAdES.


Nel processo di gestione del catalogo novità nel modo in cui vengono accettati i documenti di pubblicazione dei cataloghi tramite il sistema di eProcurement.

Si ricorda che la firma digitale è essenziale per validare diverse procedure di acquisto. Può essere apposta ai documenti in formato .pdf utilizzando qualsiasi Kit di firma digitale acquistato da uno degli Enti certificatori autorizzati, l’elenco dei quali è consultabile sul sito dell’AgID (Agenzia per l’Italia digitale).

MePA, cataloghi sottoscritti anche con firma digitale in formato PAdES

La novità principale consiste nell’accettazione dei documenti firmati con la firma digitale in formato PAdES, oltre alla già consolidata modalità CAdES. Per comprendere appieno questa evoluzione, è essenziale distinguere tra le due modalità di firma digitale.

Modalità CAdES

Nel caso della firma digitale CAdES, il documento firmato e il file con la firma sono racchiusi insieme in una “busta” con estensione .p7m. Questa busta diventa un file autonomo che contiene sia il documento che la firma digitale. È importante notare che il nome del documento cambia dopo la firma, ad esempio, da “Prova.docx” a “Prova.docx.p7m“.

Questa modalità offre la flessibilità di firmare diversi tipi di documenti, anche se si consiglia l’utilizzo preferenziale di file in formato .pdf. La verifica di una firma CAdES richiede l’uso di specifici software come Dike 6, ArubaSign, e simili.

Modalità PAdES

La firma digitale PAdES sfrutta le caratteristiche dei documenti in formato .pdf, incorporando il file della firma digitale direttamente nel documento stesso. A differenza della CAdES, il nome del documento rimane invariato anche dopo la firma.

La verifica di una firma PAdES può essere eseguita utilizzando software comuni per la lettura dei file .pdf, come Adobe Acrobat Reader.

Modalità di firma

Per specifiche fasi e procedure, come l’abilitazione degli Operatori Economici ai mercati telematici (MePA e SDAPA), l’abilitazione, delega e subentro degli utenti delle Stazioni Appaltanti, e l’invio dei flussi di fatturato è possibile firmare digitalmente sia in modalità CAdES che PAdES i documenti generati automaticamente dal sistema.

Tuttavia, per le procedure negoziali come trattative dirette, confronti tra preventivi, richieste di offerta (RDO), appalti specifici, gare ASP e gare, è sempre possibile firmare digitalmente in modalità CAdES e PAdES i documenti generati automaticamente dal sistema. Nel caso in cui i file non siano firmati in formato CAdES (.p7m), il sistema mostrerà un messaggio di attenzione (warning), ma consentirà comunque di procedere con l’invio.

Implicazioni per gli Operatori Economici

Dal 2 marzo 2024, i documenti di catalogo generati prima di questa data non saranno pertanto più accettati dal sistema eProcurement. Durante il caricamento, verrà restituito un errore indicante “il documento non corrisponde a quello generato“. Tutti i documenti in attesa di firma saranno considerati in errore, ma gli articoli caricati ritorneranno allo stato approvato, consentendo la possibilità di generare nuovamente il file per la firma digitale.

Per evitare complicazioni, Acquisti in Rete Pa ha raccomandato agli operatori economici di concludere la pubblicazione dei cataloghi in lavorazione entro le 18:00 di ieri, venerdì 1° marzo. Questo cambiamento mira a ottimizzare e semplificare il processo di gestione dei cataloghi su MePA, offrendo agli operatori economici un’esperienza più efficiente e sicura.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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